10 giorni, 9 città, 72 film, 34 anteprime panelleniche, 22 documentari educativi, due nuove collaborazioni con università, molti cineasti greci e stranieri invitati e una sezione speciale interamente dedicata ai temi ambientali compongono il programma assai variegato di questa sesta edizione del Festival Internazionale del Documentario del Peloponneso che apre le sue porte il venerdì 17 gennaio a Kalamata con lo slogan: “Abbracciamo il mondo nel conoscerlo”.

Il festival, con proiezioni ed eventi a Kalamata, Patrasso, Argo, Tripoli, Sparta, Dimitsana, Gytheio, Amaliada, Xylokastro, si propone di presentare al pubblico un’ampia selezione della produzione documentaristica mondiale contemporanea, oltre che di mettere in contatto il pubblico giovanile interessato con l’esperienza del processo creativo stesso.

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Marianna Economou, When Tomatoes Met Wagner, 2019

Nuove collaborazioni

In questo contesto, il Festival lancia quest’anno due nuove collaborazioni: con il Dipartimento di Studi Teatrali dell’Università del Peloponneso  e con la Scuola di Cinema dell’Università Aristotele di Salonicco, la quale inviterà il regista belga Rob Rombout a Kalamata per un workshop nell’ambito del quale gli studenti realizzeranno un documentario su Kalamata e Messinia. Il Festival rinnova anche quest’anno la sua collaborazione con la Scuola di Belle Arti di Atene, invitando un gruppo di studenti post laurea a partecipare a un workshop di produzione di videoarte sotto la direzione della regista brasiliana Iara Lee, mentre si terrà anche un workshop di montaggio del bulgaro Dimo Petkov. I film creati dagli studenti nei workshop saranno proiettati l’ultimo giorno del Festival. Inoltre, molti nuovi e premiati film saranno proiettati alla presenza dei loro registi, tra cui Omar Shalash, Robert Dobe, Nicolas Blies e Stéphane Hueber-Blies, Job Tichelman e Hjalmar Timilmer. 

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La partecipazione greca al Festival

Nel corso del 6° Festival verranno proiettati i documentari dei seguenti 18 registi greci: Lefteris Haritos (Dolphin Man – film d’apertura), Dimitris Athanitis (Labyrinth), Eliza Soroga (Roots), Hara Burgani (People After Fire), George Danopoulos (Rita), Panos Deligiannis (Happy princes), Nikos Kontizas (Light), Dimitra Zirou (SUDAMÉRICA – The Colors of Life), Natassa Iatropoulou (The boats of Aunt Nelly), Peggy Zouti (New Era), Hara Fraggou (Moment in My Life), Nikos Hantzis (Music for Ordinary Life Machines), Efi Sialeuri (Balsamon), Christos Pytharas (Sopi – One More Day), Thanos Lymberopoulos (My World), Stavros Psyllakis (For No Reasons), Nefeli Sarri (Behind the Wall), Marianna Εkonomou (When Tomatoes Met Wagner), Iliana Danezi (4 Levels of Existence).

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George Danopoulos, Rita, 2018.

Info

Data: Da 17 a 27 gennaio 2020
Il programma del festival (in greco) qui 
Tutte le proiezioni, i workshop e gli eventi del Festival sono ad ingresso libero.

 

Testo originale in francese via GrèceHebdo

s.d.

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