
I 465 oggetti che compongono la collezione del Museo Spathario del Teatro delle Ombre del Comune di Maroussi, sono ormai protetti come monumenti recenti, secondo la decisione del Ministero della Cultura Ellenico, in quanto costituiscono documenti unici e rari della storia del teatro delle ombre in Grecia, delle condizioni storiche, politiche e sociali delle rispettive epoche della loro creazione e dei suoi protagonisti, nonché del notevole contributo di Evgenios Spatharis (1924-2009) e di suo padre Sotiris Spatharis allo sviluppo e alla promozione del Karaghiozis nella Grecia moderna. Gli oggetti esposti nella collezione permanente del Museo Spathario del Teatro delle Ombre sono una donazione di Evgenios Spatharis al Comune di Maroussi nel 2003. Si tratta principalmente di opere di Evgenios, ma sono presenti anche diverse opere più vecchie del padre Sotiris, nonché oggetti provenienti dal teatro delle ombre mondiale – si legge nel comunicato stampa del Ministero della Cultura Ellenico del 6 febbraio 2025.


Come ha dichiarato la Ministra della Cultura, Lina Mendoni: “Evgenios Spatharis ha adorato, protetto, rispettato e promosso l’arte del teatro delle ombre che aveva imparato da suo padre. Spirito inquieto e talento poliedrico, il maestro del teatro delle ombre greco ha stabilito il Karaghiozis come un importante spettacolo della tradizione greca, ma anche come un’arte e una tecnica eccezionali, senza perdere la genuina popularità che rappresenta. Ha offerto una nuova dimensione e “vita” a Karaghiozis, modernizzando e animando l’eroe popolare attraverso il teatro, il cinema, la televisione, la musica, la pittura, e rendendolo noto in tutto il mondo. Nel 1991 fondò, in collaborazione con il Comune di Maroussi, il Museo Spathario del Teatro delle Ombre, donando 465 oggetti – figure e scenografie – che oggi costituiscono la collezione permanente del Museo. Con il riconoscimento della collezione del Museo Spathario come un monumento, riconosciamo lo speciale valore artistico, storico e folcloristico della collezione, come documento del nostro patrimonio culturale immateriale, ma anche il significativo contributo di Evgenios Spatharis con il suo lavoro e la sua donazione nel mantenere viva la storia del teatro delle ombre greco”.


Gli oggetti del Museo riguardano l’intero percorso dell’opera di Evgenios Spatharis, dai primi passi con il padre, negli anni 1930, fino alla fine della sua vita, nel 2009. La collezione è documentata dalla Direttrice del Museo, Menia Spatharis, figlia di Evgenios Spatharis. Il Museo Spathario è il risultato del lungo e paziente lavoro del suo donatore e creatore, in collaborazione con il Comune di Maroussi. Fu fondato nel 1991 e inizialmente ospitato in un edificio neoclassico ristrutturato in piazza Kastalia, per poi essere trasferito in un edificio neoclassico più grande e funzionale, di proprietà del Comune di Maroussi. Il ruolo del Museo Spathario è considerato particolarmente importante, in quanto aiuta a proteggere le collezioni di Evgenios e Sotiris Spatharis, che risalgono al 1894. Nel 2000, è stato istituito l’annuale Festival del Teatro delle Ombre, “Spatharia”, che si svolge lì, con la partecipazione di illustri burattinai, sia dalla Grecia che dall’estero.


La collezione comprende le seguenti sezioni:
La prima sezione comprende figure realizzate in cartone, che fu il materiale principale per la loro costruzione nelle prime fasi di Karaghsiozis in Grecia, ma anche in seguito. In totale, comprende 87 figure e scenografie, di Sotiris ed Evgenios Spatharis, costruiti tra il 1930 e il 1972. Tra questi c’è il primo Karaghiozis “televisivo”, che fu trasmesso nel 1966, il primo anno di attività della Stazione Televisiva Sperimentale greca della Fondazione della Radio ellenica (Εθνικό Ίδρυμα Ραδιοφωνίας-ΕΙΡ). La seconda sezione comprende opere in pelle – 18 figure di base realizzate da Evgenios Spatharis tra il 1935 e il 1980 – utilizzate nel tentativo di presentare il colore nelle figure attraverso il panno bianco illuminato da dietro del teatro delle ombre, poiché questo materiale è permeabile alla luce e permette la proiezione di forme colorate. La terza sezione presenta opere realizzate in gelatina, che sostituisce il cartone intagliato e la pelle. L’introduzione del nuovo materiale fu portata in Grecia dall’America dal burattinaio Theodoropoulos intorno al 1923. In seguito fu sostituito dalla plastica. La scelta del nuovo materiale è funzionale anche all’adattamento di Karaghiozis alle esigenze della sua presentazione televisiva, poiché nel 1979 in Grecia iniziò a essere trasmesso il sistema di immagini a colori SECAM. La maggior parte degli argomenti trattati in questa sezione provengono dalla mitologia greca, dalla storia e dalla politica. L’ultima sezione riguarda gli oggetti nelle teche, dove sono esposti vari oggetti che venivano utilizzati come effetti speciali negli spettacoli, come strumenti musicali, materiale, figure di teatri delle ombre stranieri, libri, manifesti e articoli giornalistici, ecc.

Il teatro delle ombre affonda le sue origini nell’antica Grecia. Nei misteri cabirici ed eleusini, che avevano un carattere rituale, l’ombra, che sottolineava l’elemento soprannaturale dei misteri, aveva un ruolo molto importante. La prima testimonianza scritta su Karaghiozis risale al 18 agosto 1841. Apparve nell’ultimo quarto del XIX secolo, in Epiro, per svilupparsi a Patrasso, attraverso innovazioni apportate ai personaggi e ai temi dal burattinaio Mimaros, trasformando il Karaghiozis in un teatro greco familiare. Gli studenti di Mimaros arricchirono il Teatro delle Ombre e tramandarono l’arte a Sotiris Spatharis, Antonis Mollas e Christos Charidimos. Sotiris Spatharis, il padre di Evgenios, nacque nel 1892 a Santorini e crebbe con i suoi genitori adottivi a Metaxourgeio. Un momento decisivo della sua vita fu uno spettacolo di Karaghiozis tenuto dal burattinaio Yannis Brahalis. Allora capì che questo era ciò che voleva fare di mestiere nella vita. Iniziò ad assistere con fanatismo agli spettacoli di tutti i burattinai più importanti dell’epoca e a tenere spettacoli lui stesso, lavorando in parallelo come operaio edile. Nelle tournée portava con sé il figlio Evgenios, nato nel 1924 a Kifissia, che venne introdotto all’arte di Karaghiozis fin da piccolo. Negli anni Trenta e Quaranta, Spatharis divenne il burattinaio preferito degli artisti e degli intellettuali di Atene. Sua moglie e suo figlio erano sempre i suoi assistenti per le scenografie e i costumi. Il contributo di Sotiris Spatharis al teatro delle ombre è stato molto importante. Fu il primo a introdurre nel Karaghiozis la cosiddetta “réclame” pubblicitaria (manifesto), un genere caratteristico di pittura popolare.

[Foto: copyright Ministero della Cultura Ellenico].
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