Quando pensiamo alla filosofia greca, inevitabilmente pensiamo a certi nomi. Socrate, Platone e Aristotele, figure di plauso universale, possono spesso essere citate anche da persone completamente estranee allo studio della filosofia.

Ma ci sono tantissimi altri importanti pensatori e filosofi di origine greca di cui potreste non aver sentito parlare. Parliamo non solo di filosofi greci antichi, ma anche di diversi importanti pensatori dell’era bizantina e dei tempi moderni. Sono tutt’altro che oscuri nell’ambito della filosofia e del mondo accademico, ma è molto probabile che chiunque non sia specializzato in questi campi non ne abbia mai sentito.

Classici

  • Diogene di Sinope

Diogeni di Sinope (c. 412/404 – c. 323 aC) era uno dei fondatori – e il più famoso fautore – del cinismo, una corrente filosofica delineata per la prima volta da Antistene, uno degli allievi di Socrate. Arrivato ad Atene, Diogene sviluppò una grande ammirazione per lo stile di vita ascetico e gli insegnamenti di Antistene. Divenne suo discepolo, considerandolo il vero erede di Socrate. Per lui, la felicità umana risiedesse nella vita fisica. Si dice che Diogene viveva in un barattolo di vino e andava in giro con una lanterna alla ricerca di “un uomo”, cioè qualcuno non corrotto. Secondo un altro famoso aneddoto, Alessandro Magno conobbe il filosofo a Corinto. Quando, in piedi davanti a lui in soggezione, il giovane re ha chiesto se ci fosse qualche favore che poteva fargli, Diogene ha risposto “Sì. Scostati un poco dal sole “.

  • Aristippo

Aristippo di Cirene (c. 435 – c. 356 aC) fu il fondatore della scuola cirenaica, per la quale il bene coincidesse con il desiderabile e il piacevole, e il piacere fosse il fine dell’azione. Allievo di Socrate, prese le distanze dagli insegnamenti del suo maestro e era convinto che tra i valori umani il piacere è il più alto e il dolore il più basso. Ha avvertito i suoi studenti di evitare di infliggere dolore e di soffrirne. Aristippo credeva che le persone dovessero dedicare la propria vita alla ricerca del piacere, ma anche che dovessero usare il buon senso ed esercitare l’autocontrollo per temperare i potenti desideri umani. Fu il primo dei discepoli di Socrate a chiedere uno stipendio per l’insegnamento della filosofia.

  • Epicuro

Epicuro(341 – 270 aC) è stato il fondatore di una corrente filosofica molto influente che porta anche il suo proprio nome. Ha rifiutato l’insegnamento di Platone e ha fondato la sua scuola ad Atene, chiamata “il Giardino”. Influenzato da pensatori come Democrito, credeva nel “materialismo atomico”, escledendo l’idea di un aldilà, così come di punizione divina e d’ intervento soprannaturale. Secondo l’epicureismo, lo scopo della filosofia era quello di aiutare le persone a raggiungere una vita felice e tranquilla caratterizzata dall’ atarassia (pace e libertà dalla paura) e dall’ aponia (assenza di dolore).

Il valore dell’amicizia era estremamente importante per Epicuro che sottolineava che la lealtà inequivocabile agli amici era l’unico modo per massimizzare la propria sicurezza e, quindi, la felicità. I suoi insegnamenti differivano dall’edonismo cirenaico perché enfatizzava la superiorità dei piaceri mentali e privilegiava la calma e l’evitamento del dolore rispetto alla ricerca attiva dei piaceri e dei lussi. Il suo adagio più famoso è “vivi nascosto” (in greco antico λάθε βιώσας), il che significa che la vita ideale è la vita pacifica, dove non si attira troppa attenzione acquisendo ricchezza o potere eccessivi o perseguendo una carriera in politica.

Ellenistici e Romani

  • Zenone

Zenone di Cizio (c. 334 – c. 262 aC) – da non confondere con il filosofo presocratico Zenone di Elea- è stato il fondatore della scuola Stoica. Basato sulle idee morali dei cinici, lo stoicismo (dal nome del portico [stoa poikilê] nell’agorà di Atene, dove si riunivano i membri della scuola) aveva molto insistito sulla bontà e la pace della mente, ottenute dal vivere una vita di virtù in conformità con la Natura. I suoi seguaci credevano che emozioni come la paura, l’invidia, ma anche l’amore appassionato e il desiderio derivassero da falsi giudizi e che il saggio, una persona che aveva raggiunto la perfezione morale e intellettuale, non li avrebbe subiti.

  • Origene

Origene di Alessandria (185 – 254) era un esegeta cristiano e teologo, che fece un uso copioso del metodo allegorico nei suoi commenti e (sebbene in seguito considerato un eretico) pose le basi della teologia filosofica per la chiesa.

Ha scritto circa 2.000 trattati per la teologia ed è stato una delle figure più influenti nella prima teologia cristiana, nell’apologetica e nell’ascetismo. Origene fu il primo cristiano a parlare di tre “ipostasi” nella Trinità e ad usare il termine homoousios (anche se solo per analogia) nella relazione tra il Padre e il Figlio. È stato descritto come “il più grande genio mai prodotto dalla chiesa primitiva”.

  • Plotino

Plotino (204/5 – 270) è considerato il padre del neoplatonismo. Sebbene sia nato nell’Egitto romano e la sua discendenza sia incerta, è riconosciuto come filosofo greco, visto che ha scritto in greco ed è stato un illustre continuatore di Platone. Fu anche influenzato dagli insegnamenti della filosofia persiana e indiana, così come dalla teologia egiziana. ‘’L’Uno’’, ‘’l’Intelletto’’ e ‘’l’Anima’’ sono i tre principi fondamentali della metafisica di Plotino, descritti nelle Enneadi.

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Bizantini

  • Stefano di Alessandria

Stefano di Alessandria (n. seconda metà sec. 6° – m. prima metà sec. 7° d.C.) era un filosofo bizantino ed anche un insegnante, che, oltre alla filosofia nella tradizione neoplatonica, scrisse anche di alchimia, astrologia e astronomia. Fu coinvolto nella controversia sul Monofisismo, apparentemente prendendo posizione da entrambe le parti.

  • Michele Psello

Michele Psello (c. 1017 – c. 1078/1096) era un filosofo bizantino, un teologo e statista, la cui difesa della filosofia platonica come idealmente integrabile con la dottrina cristiana diede inizio a un rinnovamento del sapere classico bizantino, che in seguito influenzò il Rinascimento italiano. È notevole il suo contributo alla cultura bizantina, compresa la riforma del curriculum universitario per enfatizzare i classici greci e il pensiero platonico.

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  • Gregorio Palamas

Gregorio Palamas (c. 1296 – 1357/1359) fu un monaco del Monte Athos e divenne anche Arcivescovo di Tessalonica. Venne canonizzato nel 1368. Era un rinomato teologo ed un eminente esponente della teologia esicasta, un metodo ascetico di preghiera mistica che integra formule di preghiera ripetitive con posture corporee e respirazione controllata. È anche noto per la sua difesa del carattere non creato della luce della Trasfigurazione e per la distinzione tra  il conoscere Dio nella sua essenza e il conoscere Dio nelle sue “energie”.

  • Giorgio Gemisto Pletone

Giorgio Gemisto Pletone, detto Pletone, (c. 1355/1360 – 1452/1454) è stato uno dei filosofi più rinomati della tarda epoca bizantina. Pioniero della rinascita della borsa di studio greco nell’Europa occidentale, ravvivò l’interesse degli umanisti occidentali per Platone con il suo trattato “Sulle differenze tra la filosofia platonica e quella aristotelica” durante il Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze del 1438-1439.

Pletone ha anche introdotto la Geografia di Strabone in Occidente (dove era finora sconosciuta) e ha aperto la strada al rovesciamento delle teorie geografiche errate di Tolomeo. Come rivelato nella sua ultima opera letteraria, il ‘’Nomoi o Libro delle leggi’’, che ha fatto circolare solo tra amici intimi, ha rifiutato il cristianesimo a favore di un ritorno al culto degli dei classici ellenici, in una fusione di filosofia stoica e misticismo zoroastriano.

Moderni

  • Teofilo Kairis

Teofilo Kairis (1784-1853) era un sacerdote, filosofo e uno dei principali intellettuali della rivoluzione greca. Aveva studiato teologia, matematica, scienze naturali e filosofia e condivideva le idee dell’Età dell’Illuminismo. Ha fondato l’Orphanotropheio (“Orfanotrofio”), una scuola progressista che ha abbracciato il moderno sistema universitario. Kairis, insieme ad alcuni discepoli, fondò il Teosebismo, un movimento pietistico revivalista -ispirato dai culti rivoluzionari francesi, dal protestantesimo radicale e dal deismo- anatemizzato dal Sinodo del Patriarcato di Costantinopoli. Visto come un eretico, fu scoraggiato e condannato alla reclusione, all’esilio e alla prigione.

  • Cornelius Castoriadis

Cornelius Castoriadis (1922 –1997) era un filosofo, critico sociale, economista, psicoanalista, greco naturalizato francese. Autore dell’ istituzione immaginaria della società, co-fondatore del gruppo Socialisme ou Barbarie, Castoriadis fu influenzato da figure filosofiche tradizionali come gli antichi greci, gli idealisti tedeschi, Marx e Heidegger. Autore di più di venti opere importanti e di numerosi articoli che abbracciano molti argomenti filosofici tradizionali, tra cui politica, economia, psicologia, antropologia e ontologia, ha avvertito delle conseguenze politiche ed etiche pericolosi di un mondo contemporaneo che ha perso di vista l’autonomia, cioè la necessità di stabilire limiti o leggi per se stessi.

Cornelius Castoriadis by Pablo Secca

 

Da rileggere su Punto Grecia: Filosofi greci che potreste non conoscere (prima parte)

Testo in inglese via Greek News Agenda

 

foto in copertina: Antonio Zucchi (1726-1796) – Un filosofo greco e i suoi discepoli – National Trust – Wikimedia Commons