Ospitata dal Museo Bizantino nell’Acropoli del castello della città di Ioannina, Its Kale, fino a marzo 2017, una mostra di documenti d’archivio, trascrizioni dagli elenchi di passeggeri che si trovano a Ellis Island, fotografie, lettere, cartoline, cimeli di famiglia, insomma di tutto che dimostra il percorso dell’emigrazione di un gran numero di abitanti di Epiro verso gli Stati Uniti. Il materiale della mostra è stato raccolto da enti publici e organizzazioni tanto in Grecia quanto negli Stati Uniti, da fotografi e da molti individui che hanno offerto il loro archivio personale e di famiglia.

Alla fine del 19o secolo e all’inizio del 20o, un gran numero di Ebrei di Ioannina e di artigiani di pietra da Mastorohoria (villaggi di artigiani dalle montagne di Tzoumerka) sono partiti per gli Stati Uniti, in un viaggio che al tempo durava da 13 fino a 38 giorni e molti fra loro non sono mai ritornati. Hanno lavorato come lustrascarpe, come fornitori con cestini per le strade delle grandi città statunitesi, come operai alla costruzione delle vie ferroviarie o nelle miniere, spesso in condizioni disagiate.

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La mostra è organizzata dalla Scuola di Filosofia dell’Università di Ioannina con la cooperazione della Sovrintendenza di Archeologia. Secondo l’amministratore principale della Sovrintendenza di Archeologia di Ioannina, Kostas Soueref « l’argomento della mostra è opportuno, originale, per quanto riguarda il suo contenuto, e pertinente all’attualità data la situazione corrente relativa all’accoglienza dei profughi e dei migranti in Grecia e in Europa. I provenienti dall’Epiro hanno immigrato in onde dalla fine del 19o secolo fino agli anni della seconda guerra mondiale e sono stati il capitale potenziale perso nelle miniere d’oro, nelle fattorie e le strade di un paese che vede il sole 7 ore dopo la Grecia ».

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Secondo l’ex Ministro di Cultura, Aristeidis Baltas, presente all’inaugurazione: “L’ellenismo espatriato dall’Epiro ha offerto tanto riguardante lo sviluppo economico degli Stati Uniti quanto allo sviluppo culturale e la diffusione dello spirito greco e delle tradizioni greche. Con il loro percorso di successo, gli Epiroti di America sono ritornati alla patria e hanno contribuito all’economia, all’educazione e alla ricostruzione di Epiro”.

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* così si chiamava l’Epiro nel dialetto dorico dagli navigatori dell’antichità (Apiros hora, “Άπειρος χώρα” in greco, che vuol dire « il paese senza fine » oppure “terra firma”)

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