Il ministro di pubblica amministrazione Kyriakos Mitsotakis è stato a Roma il 3 dicembre per partecipare alla riunione dei ministri responsabili per la pubblica amministrazione dei 28 Paesi dell’Unione Europea. In un’ intervista ad ANSAmed il ministro sottolinea: “Credo sia giunto il momento di riconoscere che la Grecia ha compiuto una gran parte delle riforme che doveva fare, il che indica la volontà del governo a continuare su questo cammino. E’ ingiusto,dunque, mettere in dubbio il nostro impegno”. “Non accetteremo – continua il ministro – misure addizionali”. Grazie ai tagli e alle misure draconiane adottate dall’inizio della crisi, “abbiamo reso la pubblica amministrazione sostenibile sul piano economico – prosegue – ora dobbiamo renderla efficiente”. Quel che serve alla Grecia in questo momento e per i prossimi mesi è la stabilità politica “per rassicurare i mercati e gli investitori”. No quindi a elezioni anticipate come vorrebbe la sinistra radicale guidata da Alexis Tsipras. Riprendendo infine le parole del capo del governo, che ieri ha parlato dalla tribuna della Camera di Commercio greco-americana stigmatizzando la troika e il leader della sinistra radicale e accusandoli di volere mettere a rischio la stabilità del Paese, il responsabile del dicastero delle riforme ellenico chiarisce: “Se all’interno nessuno ha il diritto di destabilizzare politicamente il Paese, dall’esterno qualsiasi ritardo nel completamento delle valutazioni (della Troika e quindi del suo ritorno ad Atene, ndr) non aiuta l’Europa, i creditori internazionali e la Grecia”.
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