I giornalisti sono essenziali per le società democratiche. Chiedono conto al potere, denunciano corruzione e abusi, informano i cittadini durante le crisi e contribuiscono a salvaguardare altri diritti umani. Eppure, in tutto il mondo, subiscono minacce, molestie, detenzioni arbitrarie e omicidi, spesso senza giustizia. Quando i crimini contro i giornalisti restano impuniti, la fiducia del pubblico si erode e la democrazia stessa si indebolisce.

In risposta a questa sfida globale, le Nazioni Unite, sotto la guida della Grecia, hanno adottato per la prima volta nel 2013 la storica risoluzione dell’Assemblea generale “La sicurezza dei giornalisti e la questione dell’impunità”. La risoluzione ha stabilito impegni internazionali per proteggere i giornalisti e garantire la responsabilità per i crimini commessi contro di loro, proclamando il 2 novembre Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti.

Dall’adozione della risoluzione, la Grecia ha svolto un ruolo diplomatico e normativo attivo nel promuovere l’attenzione delle Nazioni Unite sulla sicurezza dei giornalisti e sulla lotta all’impunità. Oltre a sostenere la risoluzione originale del 2013 (Risoluzione UNGA A/RES/68/163), la Grecia ha presentato e sostenuto successive risoluzioni biennali presso la Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, garantendo che la questione rimanesse prioritaria nell’agenda internazionale.

Attraverso la costruzione del consenso e la collaborazione con partner di diverse regioni, la Grecia ha contribuito a garantire un’ampia co-sponsorizzazione e l’adozione di queste risoluzioni. Le sue dichiarazioni pubbliche ai forum delle Nazioni Unite hanno costantemente sottolineato l’importanza della responsabilità, dello stato di diritto e della protezione dei giornalisti sia negli spazi fisici che digitali, inclusa l’attenzione alle minacce di genere a cui sono esposte le giornaliste.

La Grecia presiede inoltre, insieme a Francia e Lituania, il Gruppo di Amici per la Protezione dei Giornalisti, un’iniziativa interregionale volta a promuovere soluzioni pratiche e slancio politico. Durante la presidenza greca del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del maggio 2025, la sicurezza dei giornalisti è stata messa in evidenza nelle discussioni sulla Protezione dei Civili, sottolineando il legame tra la libertà di stampa e le più ampie preoccupazioni in materia di diritti umani e sicurezza.

Più di recente, la Grecia ha assunto un ruolo guida nel promuovere la protezione dei giornalisti che si occupano di cambiamenti climatici e questioni ambientali. Guidata dalla Grecia insieme a un gruppo centrale che comprende Austria, Argentina, Costa Rica, Francia e Tunisia, la risoluzione più recente (18.11.2025) si concentra sui maggiori rischi a cui sono esposti i giornalisti che si occupano di distruzione ambientale e politiche climatiche.

La risoluzione condanna inequivocabilmente tutti gli attacchi, le rappresaglie e le violenze online e offline contro giornalisti e operatori dei media che si occupano di questi temi e chiede indagini imparziali, rapide, approfondite e indipendenti per garantire l’assunzione di responsabilità. Riconosce che i giornalisti ambientali svolgono un ruolo cruciale nell’informare il pubblico e nel responsabilizzare governi e aziende, ma sono sempre più presi di mira da violenze, detenzioni arbitrarie, molestie legali e intimidazioni.

Oltre alla sicurezza dei giornalisti, la Grecia ha anche contribuito al dibattito sulla libertà di espressione online. Ha collaborato con il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di opinione e di espressione, supportando le conclusioni che evidenziano i rischi posti da una moderazione inadeguata dei contenuti, da modelli di business basati sul coinvolgimento e dall’eccessiva dipendenza dai sistemi automatizzati delle principali piattaforme di social media. Questi problemi colpiscono in modo sproporzionato i giornalisti e le voci vulnerabili, soprattutto in tempi di crisi e polarizzazione.

Dal 2012, le Nazioni Unite hanno adottato numerose risoluzioni in seno all’Assemblea Generale, al Consiglio per i Diritti Umani, al Consiglio di Sicurezza e all’UNESCO in materia di sicurezza e impunità dei giornalisti. Insieme, queste risoluzioni costituiscono un quadro d’azione globale. La sfida ora è l’attuazione, ovvero trasformare i principi concordati in protezione, giustizia e prevenzione.

Mentre la Grecia continua a svolgere un ruolo di ponte e orientato alle soluzioni presso le Nazioni Unite, l’efficacia di questi sforzi non sarà in ultima analisi misurata solo dalle risoluzioni, ma dalla capacità dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza, liberamente e senza paura. La sicurezza dei giornalisti non è una questione astratta delle Nazioni Unite. È una questione pubblica, che plasma il modo in cui le società concepiscono la verità, la responsabilità e la democrazia stessa.

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