Uno dei più grandi santuari in Grecia è stato costruito dagli abitanti dell’antica Paros sull’isoletta di Despotiko, a ovest di Antiparos, come simbolo di potere, per consolidare la loro sovranità nel Mar Egeo.

Al giorno d’oggi, gli unici abitanti dell’isola disabitata di Despotiko sono alcuni animali, qualche capra sul lato nord-est dell’isoletta.

Gli scavi condotti nell’area –in corso per circa 20 anni– hanno portato a scoperte straordinarie. I rinvenimenti effettuati fin dall’inizio degli scavi confermano infatti che il santuario di Apollo sull’isola è il secondo più grande luogo di culto nelle Cicladi dopo quello di Delos. Tra i più importanti reperti si possono citare oltre 70 frammenti di kouroi arcaici. È per questo che Despotiko viene chiamato anche “l’isola dei Kouroi”.

despotiko ergasies

L’ascesa e il declino del santuario sono inestricabilmente connessi con la storia della città fondatrice. In effetti, il santuario raggiunse la sua acme nel VI secolo aC, ma le prime tracce di culto nell’isola risalgono proprio al periodo geometrico (IX – VIII secolo aC), spiega l’archeologo Yiannis Kouragios (Soprintendenza alle Antichità di Cicladi), precisando che la principale divinità venerata a Despotiko era Apollo. Pare che anche il culto di Artemide, così come della dea Estia fosse praticato sull’isola nel V e IV secolo aC.

Da notare inoltre che il gran numero dei visitatori del santuario ha imposto costanti modifiche e ampliamenti del santuario fino al periodo tardo classico.

anaskafikes kai anastilotikes ergasies

Finora sono stati scavati 17 edifici. Tra loro, i luoghi di culto, a quanto pare, a pianta complicata, erano caratterizzati da pavimenti in cotto e ingressi imponenti. Per la costruzione di questi edifici venne utilizzato in prevalenza il famoso marmo pario.

Di grande interesse sono anche i reperti mobili portati alla luce: oltre ai frammenti di Kouroi, sono stati scoperti anche figurine e maschere di argilla, oggetti di uso quotidiano realizzati in metallo (rame, ferro e piombo), ceramica che porta iscrizioni incise col nome di Apollo, così come oggetti d’oro. Tuttavia, la scoperta più importante è forse un frammento di statua, databile intorno al 675-650 aC, che raffigura molto probabilmente Apollo o Artemide.

I reperti scoperti a Despotiko sono esposti nel Museo archeologico di Paros.

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