Tutti i turisti in Grecia hanno certamente assaggiato le famose bevande alcoholiche locali, come retsina, ouzo, tsikoudia e tsipouro. Pochi però hanno gustato le grandi varietà delle bevande alcoholiche dolci, prodotti da frutti greci, come le grappe, liquori greci che si chiamano “Idypota” (Idys per dolce in greco antico e poto per la bevanda).

Le ricette di questi liquori, basate sui prodotti locali, sono mantenute nel corso del tempo. Chi non si ricorda le bottiglie messe una accanto all’atra, poste per mesi sotto il sole, in cortile o in balcone? In queste bottiglie, piene di tsipouro, ouzo o brandy, si aggiungevano la frutta della stagione. 

A cominciare dai ristoranti, dove sono offrerti come digestivi o aperitivi, i liquori «fatti in casa» oggi sono ritornati di moda, ed arricchiti con nuove ricette e sono oramai commercializzati. Prodotti come la rosa, il mirtillo, la prugna, la menta, il legno di noce e molti altri prestanno il loro aroma e sapore all’alcool, con risultati impressionanti.

Tra i più noti è il mastice estratto dal albero del mastice che cresce esclusivamente nell’ isola di Chios, il citrus di Naxos, il koum-quat, la cosidetta “arancia dorata” di Corfu e la Tentura di Patrasso, un distillato di cannela e di chiodi di garofano, che la sua origine risale, secondo la tradizione, al quindicesimo secolo.

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