Il Museo nazionale di arte contemporanea di Atene apre le sue porte, pronto ad accogliere il pubblico nella sua collezione permanente, nelle sue mostre temporarie ma anche a una serie di attività ed eventi.
Venti anni dalla sua fondazione nel 2000 e un percorso avventuroso sono passati prima di arrivare ad oggi e alla sua apertura. Ora il museo è pienamente operativo e per inaugurare questa nuova era, i suoi locali saranno accessibili al pubblico gratuitamente per tutto il mese di marzo.
La mostra nella collezione permanente del museo presenta 172 opere di 78 artisti greci e internazionali integrate nelle seguenti aree tematiche: 1) Riferimenti dalla memoria – Richieste – Storie politiche; 2) Limiti e passaggi; e 3) Eterotopie – Mitologie del familiare – nuove prospettive.
Nello spazio delle mostre periodiche, « EMST Open » presenta la storia del museo dalla sua creazione fino ad oggi attraverso una cronologia visiva. Nella sala del museo chiamata ‘’Project Room’’, i visitatori potranno assistere alla proiezione dell’ installazione video« In Vitro », creata da Larissa Sansour e Soren Lind. Si tratta di un film di una durata di 28 minuti che è stato la partecipazione ufficiale della Danimarca alla Biennale di Venezia l’anno scorso.
Il Museo è ospitato nell’edificio dell’ex birrificio FIX, un edificio storico nella città di Atene che ha una lunga storia. Negli anni 1860, il bavarese Johann Karl Fix, installato in modo permanente in Grecia, ha fondato il birrificio FIX, nel quartiere di Neo Iraklio ad Atene. Ma l’aumento della domanda di birra in quel momento creò la necessità di ediffici più grandi, quindi il birrificio fu trasferito a Kolonaki e successivamente all’edificio di viale Sygrou.
Alla fine del secolo, questa zona non era ancora molto sviluppata e il nuovo edificio fu costruito sulla riva occidentale di Ilissos, a breve distanza dal Tempio di Zeus Olimpio. Questo primo edificio sarà gradualmente ingradito dopo la crescita delle attività del birrificio FIX.
Negli anni ’50, nell’ambito della ricostruzione industriale del Paese, la famiglia Fix ha deciso di ricostruire la fabbrica e questo progetto fu reallizzato nel 1957 dall’architetto Takis Zenetos, uno dei più importanti rappresentanti del modernismo postbellico in Grecia, in collaborazione con Margaritis Apostolidis (1922-2005).
Zenetos, nato ad Atene nel 1926 e morto suicida nel 1977, ha studiato a Parigi con Otello Zavaroni. La sua vita a Parigi nel periodo del dopoguerra, una città animata da tendenze artistiche e culturali d’avanguardia, ebbe un grande impatto sul suo lavoro. Sostenitore del modernismo radicale, ricercatore instancabile con un’eccellente conoscenza della tecnologia e designer di fama internazionale Zenetos era riconosciuto come una delle figure di spicco dell’architettura greca del 20 ° secolo.
Conformemente alla sua filosofia generale, Zenetos voleva creare una costruzione flessibile che potrebbe essere modificata e adattata a possibili usi futuri. Nel 1961, il nuovo edificio industriale sulla viale Sygrou fu completamente rinnovato secondo i principi del modernismo, come il dinamismo della forma, le linee chiare e semplici. La linearità delle facciate e le imponenti superficie della fabbrica danno l’impressione che l’edificio si estenda all’infinito. Fix è quindi diventato un simbolo di un’architettura pioneristica del suo tempo.
Alla fine degli anni ’70, il birrificio fu trasferito fuori Atene e l’edificio di Zenetos fu abbandonato fino al dicembre 1994, quando passò alla proprietà di “Attiko Metro SA” e parte di esso fu demolita per le esigenze dei progetti della metropolitana. In febbraio 2000, il ministero della Cultura in cooperazione con la Fondazione Yiannis Tsarouchis organizza la mostra ‘’Yiannis Tsarouchis, Tra Oriente e Occidente’’ e nello stesso anno, la fabbrica divenne la sede del nuovo Museo Nazionale di Arte Contemporanea (EMST).
Testo originale in francese via GrèceHebdo
mo