Sull’isola di Tinos si trova uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio di tutta la Grecia e del mondo ortodosso greco, con una fama immensa e con ricchissima attività culturale e filantropica. La storia del santo pellegrinaggio alla Chiesa della Madonna Annunciata a Tinos e la storia moderna della nazione greca vanno di pari passo. La scoperta della sacra icona nel 1823 fu considerata un presagio divino per la giusta causa e il successo della rivoluzione contro il giogo turco, mentre la costruzione del maestoso tempio fu la prima grande opera architettonica del nuovo stato greco.

Resize Coll.1 s Chiesa della Madonna a Tinos Dettagli pavimento esteriore d Chiesa della Madonna a Tinos. Fonte Tinos.gr Kondodimas

Il complesso edilizio della Madonna Annunciata (in greco Panaghìa Evanghelìstria) è costruito intorno al punto dove, nel gennaio dell’anno 1823, fu trovata l’icona miracolosa della Vergine, dopo la visione della 70enne suora Pelagia del monastero di Kechrovouni. La prima processione con l’icona della Vergine per i vicoli della città ebbe luogo il 2 febbraio. All’inizio fu costruita la chiesa, l’ala orientale e parte delle ali sud e nord del complesso. Intorno agli anni 1879-80, il complesso edilizio prese la sua forma definitiva, con le ali a due piani che circondano la chiesa e il cortile come un muro. Il campanile creato dallo scultore Ioannis Filippotis secondo i disegni dell’accademico Anastasios Orlandos spicca da lontano.

La chiesa è una basilica a tre navate con cupola. È molto impressionante per i visitatori vedere l’iconostasi in legno abilmente lavorata realizzata nell’anno 1825 e le offerte votive appese alle lucerne e ai lampadari. L’icona miracolosa della Vergine si trova su un piedistallo in marmo, opera dello scultore Ioannis Lyritis (1910). Di piccole dimensioni (20×30 centimetri) è circondato da una cornice dorata e decorato con moltissimi voti preziosi.
Vale la pena sottolineare che erano necessarie grandi quantità di marmo le quali venivano principalmente trasportate dalla vicina isola di Delos. I lavori richiedevano, inoltre, un gran numero di addetti ma soprattutto molti soldi, la cui mancanza metteva spesso in imbarazzo gli addetti al progetto che faticavano ad effettuare i pagamenti a fine settimana. Tutti i problemi venivano affrontanti con il contributo e l’aiuto del popolo tiniano ma anche da tutto il mondo cristiano in Grecia e all’estero.

Licona della Madonna a Tinos. Fonte Wikimedia Commons

La Santa Fondazione Panellenica della chiesa di Evanghelìstria- Musei e collezioni nel complesso

Dalla sua istituzione, nell’anno 1825, fino ad oggi, la Fondazione, persona giuridica di diritto pubblico svolge attività educativa, concede borse di studio, mantiene una biblioteca e si impegna in attività di beneficenza. 

La Mostra delle Icone funziona dal 1956 con vecchie icone raccolte dalla Santa Fondazione dale chiese parrocchiali di Tinos, le quali ha conservato, evidenziando la tradizione agiografica ortodossa dell’isola. Vi si espongono anche altre icone, voti dai fedeli, sculture in legno, incisioni e cimeli ecclesiastici. Ci si puo’ ammirare la Carta di Rigas Ferreos, una delle tre autentiche preservate (1797), il sigillo partriarcale del Patriarcha Gregorio V, l’anello di Theodoros Kolokotronis. La ricca collezione di cimeli della Fondazione comprende solo una parte delle dediche, principalmente opere di argenteria e oreficeria ecclesiastica, esposte in eleganti teche. La Pinacoteca è stata istituita nel 1961 da una donazione alla Fondazione Santa e comprende molte opere importanti di pittori greci e stranieri. Il Mausoleo di Elli ospita il monumento delle prime vittime della seconda guerra mondiale in Grecia, i membri dell’equipaggio dell’incrociatore ”Elli” silurato nel 1940 nel porto di Tinos. Il Museo degli Artisti Tiniani comprende sculture e dipinti di artisti locali, è stata fondata nel 1930 e da allora si è costantemente arricchita mentre una mostra speciale è quella del professore del Politecnico e accademico Antonios Sohos con 16 sculture donate alla Fondazione.

Resize COLL.2 sopraTinos Vista campanile. Fonte Tinos.gr sotto Vista di Tinos. Fonte Aegean Islands.gr

 Le offerte votive

Da quando è stata trovata l’icona della Vergine, ci sono state molte importanti offerte votive e donazioni di denaro e oggetti preziosi, come gioielli, monete d’oro, sete e ricami, terreni agricoli, case e anche barche a vela. La maggior parte delle offerte votive di natura nautica da tutta la Grecia sono state dedicate alla Vergine di Tinos. L’icona è miracolosa per i fedeli ed è collegata alle loro coinvolgenti narrazioni riguardanti all’intervento redentore della Vergine Maria che essi affermavano di sperimentare nei momenti difficili della loro vita, dopo una fervente preghiera, davanti a Lei.

N Tinos chiesa della Madonna. Fonte Aegean Islands.gr

Ιnfo

La più grande festa si svolge il 15 agosto e onde di persone vi si riuniscono. Questa data, invece del 25 marzo che era la sua data iniziale, fu stabilita dopo la sconfitta della Grecia nella guerra dell’Asia Minore. Una grande festa ha luogo anche il 25 marzo, il giorno dell’Annunciazione, nonché una messa il 30 gennaio, il giorno del ritrovamento dell’icona

La chiesa della Madonna a Tinos 1910. Fonte Wikipedia Commons

Fonti

Foto di copertina: La chiesa della Madonna-Tinos. Fonte: Aegean Islands.gr, P.Merakos

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Pelagia Kotsoni