Il più antico relitto greco mai ritrovato nella zona

E’ il quarto rinvenuto nella zona del mare di Gela, città della Sicilia meridionale dalla storia antichissima, che continua a rivelarsi uno scrigno di straordinari tesori archeologici. Grazie alla segnalazione del sub gelese Franco Cassarino, si è pervenuti in questi giorni al ritrovamento del relitto navale greco più antico di tutta la Sicilia. Sulla base dei materiali recuperati, l’imbarcazione risalirebbe alla prima metà del VI secolo a.C. Datazione che la fa risultare di 60 anni più vecchia della famosa nave arcaica recuperata nel 2008 nelle acque gelesi e restaurata in Inghilterra. Il rinvenimento è avvenuto al largo della costa di contrada “Bulala”. Diversi i materiali recuperati nei fondali, fra i quali figurano un’anforetta, una brocca, una kylix a vernice nera d’importazione dall’Attica ed un vaso detto cothon d’importazione corinzia. I reperti, rinvenuti a circa 300 metri dal litorale, si trovavano a circa 4 metri di profondità nei pressi di alcuni elementi lignei emergenti dalla sabbia e ancora non recuperati. L’ultimo ritrovamento marittimo è il quarto di una serie iniziata nel 1988, con la scoperta del primo relitto, l’unico finora recuperato integralmente fra il 2003 e il 2008. 

Questo recupero stimolò da subito l’idea di un “Museo della navigazione greca”che però – a causa di varie e discutibili vicissitudini – non ha ancora visto la luce, per cui i resti della nave sono stati affidati al Museo Archeologico cittadino, così come la parte di carico recuperata. La zona è stata così sottoposta a severi vincoli e interdizioni come il divieto di balneazione, di pesca, di fermata e di ancoraggio. Solamente i pescatori professionisti possono pescare rispettando i limiti imposti dall’ordinanza della capitaneria.