Se capitate all’Osservatorio nazionale di Atene, alla collina delle ninfe a Thission, vi troverete in una vera e propria giungla di 46,000 piante che sono intorno all’edificio di 170 anni. Non vi spaventate: si tratta del “teatro della scomparsa”, un progetto dell’artista argentino Adrian Villar Rojas, che ha anche messo 11 sculture nelle grotte della collina (come una replica delle osse dalla famosa Lucy, l’umanoide che mostra che l’uomo non proviene direttamente dalla scimmia) per esplorazione. L’installazione era realizzata come un’idea dell’Organismo NEON nel tentativo di collegare in modo creativo la cultura moderna con i siti storici e archeologici di Atene. NEON ha istituito un intero impianto di irrigazione per l’Osservatorio Nazionale che resterà alla disposizione dell’Osservatorio anche dopo la fine della mostra (24/09/2017, mercoledi a domenica).

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Villar Rojas è un’artista di fama internazionale che non ha una casa o un atelier e le cui opere sono spesso distrutte. Lui crede che si deve regalare l’arte al pubblico. Il suo interesse per idee come la scomparsa, l’estinzione, il passaggio e l’instabilità del tempo lo fa inventare un linguagio visuale nuovo che porta ribaltamento e confusione.
L’istallazione fa parte di una serie di nuovi incarichi dell’artista con lo stesso titolo al Metropolitan Museum of Art, NY (14/4-29/10/2017), a Kunsthaus Bregenz (Austria, 13/05-27/08/2017), ed al Museo di Arte Moderna di LA Geffen Contemporary (22/10-26/02/2017).

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Ch.P.

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