La Grecia è dotata di un clima dolce, mite ed eccezionale che favorisce la coltivazione di prodotti di alto valore nutritivo. Non ci stupisce il fatto dunque che, tra tutti i prodotti della terra greca 61 rientrano nel termine della UE «denominazione di origine» e 23 nel termine «indicazione geografica protetta».

Si intende per «denominazione di origine», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.

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Si intende per «indicazione geografica», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare: —come originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese e —del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a tale origine geografica e —la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata. »

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Valgono regole specifiche per l’uso della «denominazione di origine» e della «indicazione geografica protetta». Nel catalogo sono compresi 20 tipi di formaggi greci, 25 tipi di olio, 10 tipi di olive, 23 tipi di frutta, verdure e legumi secchi, 9 tipi di frutta secca e altri prodotti come frutta di mare, fette biscottate, tipi di carne, la gomma naturale da masticare e la ‘masticha’ di Chios, miele, oli vegetali, lo zafferano di Kozani. La lista è lunga e sta per essere arricchita di nuove registrazioni. La UE ha inventato marchi speciali per distinguere questi prodotti.

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Un problema presentato recentemente riguarda i negoziati commerciali internazionali dell’UE con gli Stati Uniti, come il TTIP, e l’accordo con il Canada e l’Africa del Sud. In merito alla Grecia, l’ accordo in questione rende discutibile dal punto di vista morale e giuridico i diritti della Grecia sulla feta, uno dei fromaggi più noti del paese.

Secondo il Ministro dell’Agricultura, Vaggelis Apostolou «se vogliamo che le indicazioni geografiche rappresentino ’una storia di successo’ della politica di qualità dell’UE, è evidente che la protezione dei prodotti deve essere garantita». «La feta», ha spiegato, «non è solamente un prodotto agricolo emblematico. È un prodotto con contributo multiplo all’economia rurale greca; inoltre costituisce la base per l’allevamento di ovocaprini il rafforzamento del quale è una scelta strategica per la politica dell’agricoltura greca».

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Per scoprire la lista dei prodotti greci con «denominazione di origine» e «indicazione geografica protetta », visitate http://www.minagric.gr/index.php/en/farmer-menu-2/pdo-pgi-tsgproducts-menu/listpdoproducts-menu

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E per sapere più sulla gastronomia greca, visitate http://www.visitgreece.gr/en/gastronomy/traditional_products/select_protected_designation_of_origin_products
http://www.discovergreece.com/en/gastronomy
http://www.newwinesofgreece.com/en/home/index.html

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