Un’ interessantissima mostra s’inaugura Mercoledì 31 Maggio al Museo Statale d’ arte Contemporanea, al Monastero dei Lasaristi a Salonicco: Si chiama “Reliquie all’Eternità | Idomeni 2015-2016” e consiste in un’installazione multimediale costituita da un insieme di oggetti raccolti dall’artista Giorgos Katsaggelos nelle visite quotidiane nella tendopoli di  Idomeni (agosto 2015 – maggio 2016) e soprattutto dopo l’evacuazione improvvisa e la chiusura definitiva del campo profughi di Idomeni.

Si ricorda che Idomeni è un villaggio greco al confine con l’ex repubblica iugoslava di Macedonia dove, a partire dal 2014, i rifugiati scappati dalla guerra civile in Siria, ma anche dall’Afghanistan, dal Pakistan e da altri paesi del Medio Oriente, hanno cominciato a recarsi per attraversare il confine greco e prendere la cosiddetta “rotta balcanica” fino all’Europa del Nord dove la maggior parte di loro voleva arrivare.

Dopo la chiusura del confine da parte dell’ex repubblica iugoslava di Macedonia, Idomeni si è trasformato in un grande campo profughi che accoglieva ogni giorno sempre più persone che volevano attraversare il confine in direzione nord Europa.

Nel mese di Maggio 2016, la polizia ellenica ha cominciato lo sgombero del campo profughi di Idomeni, ed i profughi che si trovavano nell’accampamento sono stati trasferiti in campi di accoglienza nel nord del Paese.

Idomeni è rimasta  nella memoria collettiva come un luogo dove si concentrava l’agonia della sopravvivenza lontano dalla guerra e l’insicurezza.

Quasi un anno dopo l’evacuazione finale del campo, Giorgos Katsaggelos crea un’originale istallazione da vari oggetti –giocattoli per  bambini, oggetti d’uso quotidiano, scarpe e abbigliamento- che raccontano storie di vita, comportamenti e  le condizioni particolari di  Idomeni.

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L’installazione comprende inoltre fotografie, registrazioni audio nella  zona e video interviste con i rifugiati accampati per giorni o mesi.

In questo modo, gli oggetti trovati dall’artista -che appartenevano un tempo a migliaia di rifugiati e migranti- acquistano una nuova storia, diventando reliquie di un’eternità, materiali moderni di una moderna “mostra archeologica” per gli storici del futuro. 

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La mostra si svolge sotto la cura della storica d’arte Maria Tsantsaloglou. L’ artista Giorgos Katsaggelos è professore presso il Dipartimento d’ arti visive e applicate della Scuola di Belle Arti dell’ Università Aristotele di Salonicco. Katsaggelos ha studiato fotografia a New York con il maestro Walter Rosenblum e ha vinto importanti riconoscimenti greci, svedesi ed internazionali come per esempio il premio del  Museo Manege di San Pietroburgo o la  Biennale di Tashkent.

M.A.

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